18 Dic Travel therapy: consigli per le vacanze di Natale
Il viaggio è parte del mio DNA. Sceglierlo, immaginarlo, pianificarlo, viverlo, ricordarlo è sempre stato piacere, scoperta ma anche abitudine. Ci sono stati periodi in cui impacchettare una valigia a occhi chiusi, salire su un aereo, arrivare a destinazione, prendere una cartina della città, orientarsi, sentirsi cittadina del posto era come una seconda pelle.
Tutto questo per la maggior parte di noi si è fermato con il coronavirus.
Abbiamo due possibilità: vivere sospesi, nella speranza che torni un mondo che non esiste più, oppure vivere il presente, fare uno straordinario ed esotico viaggio dentro la nostra normalità, il nostro vissuto, le nostre routine, in attesa di scoprire cosa ci riserverà il futuro, tenendo viva la nostra curiosità anche grazie a semplici e pratici accorgimenti. Perchè no, proprio durante le vacanze di Natale.
La Treccani definisce viaggiare come “trasferirsi da luogo a luogo, per lo più distanti l’uno dall’altro” ma anche “compiere con la mente spostamenti immaginari nello spazio o nel tempo”.
Hai mai pensato che la parola inglese travel ha la stessa radice di travaglio? Perché il viaggio, come l’apprendimento, presuppone la decisione di mettersi in gioco, comporta impegno e fatica, ma porta con sé la scoperta del nuovo e la nascita di qualcosa che prima non c’era.
Prima o poi tutto questo passerà. Rispolvereremo valigie e passaporti, e il poter distenderci fisicamente oltre il conosciuto avrà un gusto meraviglioso. Nell’attesa, teniamo allenato il nostro istinto esplorativo e facciamolo in modo funzionale e insolito, anche nelle piccole cose. Ecco i miei tips per portare qualche pezzetto di viaggio nella nostra quotidianità:
Viaggia nel tempo
Non hai mai tempo di sistemare la scatola dei ricordi? Se sei in vena affrontala con spirito d’avventura. Puoi spezzettare compiti più impegnativi dedicando anche solo 15 minuti al giorno. Tieni solo ciò che veramente conta e ti fa star bene. Indossa il cappello di Indiana Jones e buttati con spirito di conquista alla scoperta di vecchi ricordi. Obiettivo: tenere l’essenziale.
Prepara la valigia
Prepari i tuoi vestiti la sera prima, o la mattina indossi quello che ti capita? Un’idea utile può essere quella di preparare gli abbinamenti per tutta la settimana alla domenica, facendo dei pacchetti con tutto il necessario (maglia, pantalone, intimo, calze) uno per ogni giorno, e riponili ordinatamente in un ripiano dell’armadio, oppure in una borsa dedicata. Guadagnerai tempo prezioso ogni mattina, e indosserai le tue mise scelte con cura.
Relax da hotel
Ti manca l’atmosfera ovattata delle camere d’hotel dove c’è tutto quel che serve e nulla di più? Fatti un regalo e dedica del tempo all’organizzazione della tua stanza per farne un un angolo di calma e riposo. Parti dalle superfici, poi un cassetto o un ripiano alla volta. Scegli sempre prima cosa tenere e poi organizza il resto in base allo spazio a tua disposizione. Fai uscire dalla stanza tutto quello che non ha motivo di restare e trovagli un’altra sistemazione. Esponi solo pochi oggetti che ti fanno star bene e ti trasmettono vibrazioni positive.
Il lusso in una nuvola
Gli asciugamani sono tra gli oggetti che usiamo di più, aprono e chiudono la nostra giornata. Nonostante questo, ci ostiniamo a fare i record di durata anche se sono lisi e hanno perso completamente la loro morbidezza. Se non hai pensato a un regalo per te ti consiglio due set di morbidi asciugamani viso con ospite del tuo colore preferito. Morbidi e profumati come nuvole. Per il lavaggio di tanto in tanto usa 1 cucchiaino di acido citrico al posto dell’ammorbidente industriale per preservane la morbidezza e prevenire i cattivi odori (causati dagli accumuli di detersivo). Provare per credere.
Usa i campioncini
Di solito li porto in viaggio. Ultimamente li uso a casa col doppio risultato di fare un po’ di decluttering (cioè eliminare il superfluo, anche perchè diversamente da quanto si pensa scadono in fretta, e non andrebbero conservati a lungo), e fare un viaggio olfattivo sempre nuovo.
Colazione a 5 stelle
Con 15 minuti di tempo e un po’ di creatività, riproduci il lusso di una continental breakfast. Fai una sorpresa a te stesso o ai tuoi cari apparecchiando la sera la tavola per la prima colazione. Tovagliette americane ben stirate, tovaglioli di stoffa, portaburro, cestino del pane, bicchiere per la spremuta, vaso di biscotti e marmellate, frutta fresca…. Usa le tazze del “servizio buono”, aggiungi un fiore, una frase di buongiorno per ogni posto. Al mattino metti un sottofondo di musica gradevole e goditi questo momento di coccole.
Menu insoliti
Ti manca tanto quella Babaganoush di melanzane provata in Turchia? Non vedi l’ora di riassaggiare le Eggs’ Benedict New York style? Fai una lista delle tue ricette “di viaggio” preferite. Se dove abiti è possibile, sperimenta nuovi delivery o ancora meglio, prova a cucinarle tu stesso, non ti sarà difficile trovare le ricette online!
Spedisci cartoline
Negli ultimi mesi ho ripreso ad inviare cartoline e ho scoperto che la posta funziona alla grande. In un’epoca dove tutto è virtuale e digitale poter far avere a una persona cara un biglietto scritto di proprio pugno, con un’immagine scelta con cura è un atto di vicinanza e affetto che costa il prezzo di un francobollo. Fatelo anche con i bimbi, si divertiranno un sacco! Puoi scegliere cartoline della tua città o di qualsiasi altro tipo. E’ il gesto che conta.
Un libro come tappeto volante
Perchè non leggere ex-post un racconto, un punto di vista di un altro viaggiatore su una destinazione che già conosci o che sogni di visitare, magari avvenuto in un’epoca storica diversa? Ce ne sono di bellissimi. Te ne consiglio alcuni:
- Mare e Sardegna, David Herbert Lawrence
- Repertorio dei pazzi della città di Palermo, Roberto Alajmo
- Venezia è un pesce, Tiziano Scarpa
- Viaggio in Italia di un conoscitore d’Arte, Francis Russell
- A Lisbona con Antonio Tabucchi, Lorenzo Pini
- Le voci di Marrakech, Elias Canetti
- Cinque lettere dall’Egitto, Gustave Flaubert
Ho coniato l’espressione Open-up come mio personale antidoto al famigerato Lock-down. Open-up vuol dire espandere la tua zona di comfort (con accezione diversa rispetto a “uscire” dalla zona di comfort, che implica un senso di “disagio”…).
I profumi e l’immaginario sono tra le cose che amo di più del viaggio. Sono lingue che possono essere coltivate e apprese anche facendo un percorso che non prevede spostamenti fisici. Due manuali utili a questo scopo:
- La grammatica dei profumi, Giorgia Martone
- Grammatica della fantasia, Gianni Rodari
Spero che i miei consigli sui modi alternativi di viaggiare, senza mezzo di trasporto, durante le vacanze di Natale ti siano piaciuti. Questo è il mio regalo per te, spirito viaggiatore!
Perché alla fine la vita è altro non è che un lungo viaggio: stiamo percorrendo la giusta tratta? Abbiamo scelto una buona meta? Abbiamo in valigia tutto il necessario?
Il mio augurio per le imminenti festività è quello di continuare a viaggiare, viaggio come espansione dell’esperienza e della conoscenza, del mondo esterno, ma soprattutto del nostro cosmo interiore. C’è un po’ di Natale ogni giorno nel lato curioso e creativo delle persone che induce fiducia e speranza nel futuro, nonostante tutto!
Buoni viaggi
Foto: “Travel Therapy” by Cristina Casula
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