Appesi a un filo

Nell’ultimo articolo del 2020 scrivevo di come soddisfare il proprio desiderio di viaggio combinandolo a piccoli gesti di cura personale, stando dentro le mura domestiche – coraggio e pazienza, tutto questo passerà! Il nuovo anno si è presentato beffardo – rossi, arancioni, gialli – ricordandoci come non ci sia limite alle sorprese e come la concezione di vita, sicurezza, quotidianità, divertimento a cui eravamo abituati fosse fragile e passeggera.

Abbiamo la sensazione di vivere appesi a un filo, ignari della sua resistenza e di quello che ci aspetta. Al filo poi ci siamo appesi davvero, se non altro per il cablaggio digitale che ci connette al mondo ormai su base quotidiana! Spesa, lavoro, studio, socialità… tutto passa dal magico cavetto.

C’era un tempo in cui essere appesi a un filo aveva un sapore di libertà e spensieratezza.

Penso all’infanzia, alle ore e ore che da bambina passavo in altalena ammirando il cielo blu, intonando le canzoni più disparate, oppure quando, in età più adulta, osservavo il mondo sotto di me farsi piccolo, appesa alla vela colorata di un parapendio.

Il filo sfrutta la verticalità dello spazio, eleva, sposta lo sguardo dal basso all’alto, è complice della strategia di “open-up”, in contrasto al “lock-down” che, anche se a singhiozzi, stiamo ormai vivendo da quasi un anno.

Come Professional Organizer e per esperienza diretta conosco bene i benefici di organizzare i propri spazi domestici secondo il proprio modo di essere e di vivere: sistemando gli oggetti si riordinano i pensieri, organizzando gli impegni in agenda si prende contezza del tempo a disposizione e delle priorità, eliminando il superfluo emerge quello che veramente conta.

Quando sono indecisa, dubbiosa, o quando ho un momento di arresto mi prendo 15 minuti  e li dedico alla riorganizzazione di uno spazio, fisico o mentale: un cassetto, un progetto, una cartella sul computer. È incredibile come questo piccolo gesto porti chiarezza e leggerezza al cuore e ai pensieri, lo consiglio anche a te.

Segue una raccolta di “idee” appese al filo, frutto dell’unione di organizzazione e verticalità.

Piante pensili

La primavera è alle porte, partiamo dal verde, il verde è anche speranza! Sono tra quelli che non hanno mai avuto grande successo con le piante: “il mio balcone è rivolto a nord, non ho tempo, non ho spazio, ho l’acqua alcalina” sono alcune delle giustificazioni accampate negli anni per non avere un centimetro di verde fresco in casa, a parte la salvia nel bicchiere. Le piante hanno bisogno di cure e di attenzione, ma è difficile donarle quando già per noi è una risorsa esaurita!

Non è obbligatorio curare una pianta, ma è sicuramente uno stimolo a prendersi delle pause, a inserire una nuova routine nella nostra vita, a distendersi e con i nuovi ritmi tutti casalinghi non abbiamo più scuse. Nell’impossibilità a breve-medio termine di “cambiare aria” con un viaggio con la V maiuscola, creiamo un angolo verde tra le mura domestiche. Lo sai che diversamente dal credo popolare non tutte le piante tolgono ossigeno? Al contrario ce ne sono di varie specie che purificano l’aria, che possono essere anche tenute in camera da letto (tra queste la sansevieria, lo spatafillo, il pothos). Non hai spazio? Sfruttiamo la verticalità con le piante pensili o “hanging plants”. Una felce che pende dal soffitto sopra la doccia, si nutre dell’umidità naturale di questo ambiente e porta un tocco “jungle”.

Spazio volante

Spazio, spazio, e spazio… dopo il tempo lo spazio è una delle risorse più carenti dei nostri tempi. È una questione scientifica: se ho un metro cubo a disposizione non posso riempirlo con una quantità superiore di cose. Da qui parte una tematica molto cara a noi Professional Organizers, quella del decluttering, ovvero l’eliminazione del superfluo. Ciò detto, ci sono situazioni, spesso temporanee, in cui avere dello spazio extra può tornare utile: per esempio l’infanzia.  Una soluzione più economica dell’acquisto di mobiletti o mensole su misura sono le amache portaoggetti. Si possono appendere esternamente o internamente ai mobili e generano dell’utile spazio extra per articoli poco pesanti, come i peluche o gli asciugamani, oltre che essere decorative. E quando non servono più le puoi arrotolare e mettere via, in poco spazio. Trovi qualche ispirazione su Etsy, fatte da artigiani.

Fotografie

Facciamo tantissime foto ma pochi di noi si prendono il lusso di riguardarle, o di esporle. Un’idea carina per riempire un angolo vuoto della casa sono i mobile, leggere sospensioni metalliche da cui far pendere delle foto. Può essere carino cambiarle in base alle stagioni o alle occorrenze (compleanni, anniversari, festività) oppure usarle per esporre dei biglietti di auguri. A questo link ne vedi uno della Kikkerland, ma è possibile realizzarli in casa con rami secchi, mollette di legno e filo di nylon, come in questa foto.

Bacheche

Quante idee, belle frasi, immagini, cartoline che ti trasmettono qualcosa passano e non lasciano alcuna traccia? Perché non dare un forte tocco di personalità ad una parete appendendole ad una bacheca che dia ispirazione e colore? Può essere utile per costruire un progetto, un’occasione speciale, creare abbinamenti architettonici, ma anche per raccogliere informazioni interessanti riguardo una tematica che ti sta a cuore o un semplice stato d’animo. Griglie metalliche, vecchie cornici, tele grezze o il classico sughero… e tu che bacheca sei?

Barre appendiabiti

Da appendere al muro dietro le porte delle camere, per creare dell’utile spazio verticale e avere a portata di mano (ma lontano dalla vista!) gli indumenti già indossati, la vestaglia, le camice stirate, il cambio sportivo… Anche in questo caso diamo sfogo alla creatività: barre portasciugamani poco profonde, fili metallici, o bastoni di legno appesi ad asole di cuoio come questi in stile scandinavo che trovo davvero belli.

Sono solo piccoli suggerimenti che vogliono dimostrarti come sia possibile vivere una vita più serena e soddisfacente a partire dall’introduzione di gesti e routine molto semplici che aggiungono funzionalità e stile consentendoci di esprimere i nostri gusti e il nostro modo di essere. È anche un buon esercizio per osservare l’ambiente che ci circonda in modo insolito,  sfruttando gli spazi con creatività.

Come Professional Organizer aiuto le persone a fare proprio questo: guardare le proprie risorse da una nuova prospettiva, organizzare quello che hanno, che sia tempo o oggetti, aiutarle a capire cosa è per loro indispensabile e cosa rappresenta invece uno spreco e, un passo alla volta, un oggetto alla volta, aiutarle a rendere concreta la loro personale visione di benessere e armonia.

Spero di aver portato un po’ di leggerezza nella tua giornata. Se hai voglia di condividere le tue astuzie salva-spazio scrivimi (info@cristinacasula.com), mi farà davvero piacere conoscere nuovi metodi.

Foto: I-Stock

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Cristina Casula
info@cristinacasula.com

Sono una Professional Organizer. Mi piace trovare soluzioni ai problemi e aiutare gli altri a vivere meglio. Quando non lavoro cucino, disegno e faccio composizioni di fiori. Mi piace scherzare, è il mio antidoto per le situazioni difficili.